Gli studenti dell’IISS “E. Majorana” presentano il Patrimonio Culturale del MuBa nel Mondo Digitale

Il 1 giugno nella Basilica di San Martino di Martina Franca è stato presentato ufficialmente il prodotto finale di un importante progetto formativo dal titolo “AR & VR for cultural heritage” volto alla digitalizzazione del prezioso patrimonio culturale custodito dal MuBa. I protagonisti di questo PON “Scuola in libertà”, Fondo Sociale Europeo (Codice Progetto: 10.2.2A-FSEPON-PU-2021-277), sono alcuni studenti del biennio dell’IISS “Ettore Majorana” di Martina Franca.

Nei suoi saluti di apertura la prof.ssa Anna Maria Gabriella MELE, dirigente scolastico del “Majorana”, ha ringraziato tutti gli intervenuti indicando la graditissima presenza in Basilica del professore Francesco Paolo SEBASTIO, esimio dirigente scolastico del Majorana dall’a.s. 1983/84 fino all’a.s. 1993/94. La preside ha espresso sentiti ringraziamenti al prof. Angelo Oliva, insegnante di “Informatica” e di “Scienze e Tecnologie Applicate” del Majorana, nonché esperto formatore nell’ambito del PON FSE “apprendimento e socialità”, per essere stato in grado di: “coinvolgere in un progetto che guarda ai tesori del passato e al patrimonio culturale, i ragazzi della Z-Generation quei ragazzi nativi digitali cresciuti con il tablet o l’iPhone che sono esigenti, informati, veloci e difficili da conquistare alla conoscenza, con la loro attitudine ad essere costantemente connessi e attenti alle novità del momento – stimolando la loro partecipazione in un percorso formativo di crescita personale e collettiva che ha promosso l’interazione e il coworking, ossia la collaborazione in uno spazio fisico condiviso”.

L’idea che questo progetto formativo possa essere stata anche una occasione di crescita comunitaria è stata sottolineata dal sindaco, dott. Franco Ancona, secondo il quale “la tecnica deve mettersi a disposizione della cultura e questo eccellente progetto sul MuBa farà conoscere virtualmente il nostro patrimonio culturale, al contempo potrà anche suscitare curiosità e ammirazione tali da invogliare le persone a visitare realmente il nostro territorio”.
Nel suo intervento il professore Angelo Oliva ha prontamente e doverosamente ringraziato la prof.ssa Rita SEMERARO, tutor del progetto, e tutti gli altri indispensabili partner che hanno contribuito proficuamente alla realizzazione del progetto formativo: il monsignor Peppino Montanaro, rettore della Basilica di San Martino; l’Associazione “ReMakers” per il supporto tecnico; l’Associazione “Gruppo Umanesimo della Pietra” per il grande lavoro svolto inerente alla ricerca delle fonti storiche, ringraziamenti diretti al direttore Domenico BLASI, alla dott.ssa Cristina Comasia Ancona, presente in qualità anche di moderatrice, e al prof. Roberto Romano, consulente storico dell’associazione. Il prof. Oliva ha precisato che il coinvolgimento di altri soggetti, pubblici e privati, della rete territoriale è stata previsto e auspicato dallo stesso PON.

Nell’atteso momento della presentazione del progetto, che ha pienamente destato e soddisfatto la curiosità di tutti, il prof. Angelo Oliva ha parlato con chiarezza di Realtà Virtuale e di Realtà Aumentata che sono sempre più presenti e utilizzate in diversi settori, da quello medico a quello ingegneristico. Di grande importanza, per qualità, fruizione, salvaguardia del patrimonio culturale e ritorno economico sugli investimenti, sono le applicazioni nel campo dei beni culturali e del turismo. L’IISS Majorana già da tempo s’impegna in attività nelle quali la tecnologia e l’innovazione vengono applicati al patrimonio artistico, culturale e ambientale del territorio di Martina Franca. Per quanto attiene al PON il professor Oliva evidenzia: “Siamo partiti con un’analisi di strumenti e applicazioni open source e no-code disponibili per realizzare artefatti digitali contenenti elementi di Realtà Virtuale e Aumentata. Ci siamo avvalsi della collaborazione degli esperti della prestigiosa Associazione Gruppo Umanesimo della Pietra, con i quali abbiamo svagliato una serie di possibilità scegliendo infine la realizzazione del tour virtuale del MuBa, il museo della Basilica di San Martino, allestito presso Palazzo Stabile noto palazzo nobiliare del centro storico di Martina Franca. Presso la sede del MuBa abbiamo effettuato delle foto sferiche con una particolare fotocamera, la Ricoh Theta, studiando attentamente la topografia del posto e visionando gli oggetti esposti. Ogni team di studenti ha quindi realizzato vari prototipi di tour virtuali, la digitalizzazione delle didascalie degli oggetti, procedendo, infine, alla costruzione di un unico tour in modalità cooperativa”.

L’intervento del prof. Oliva si è concluso con un plauso agli studenti “protagonisti” che hanno scelto con tenacia e in maniera collettiva di portare avanti il progetto; di questi “studenti meritevoli” serberà un ricordo bellissimo in quanto il loro continuo feedback ha realizzato efficacemente quel “cooperative learning”, tecnica di “apprendimento cooperativo” di cui si parla molto in ambito scolastico, offrendo motivo di continui stimoli anche per il docente.
Molto apprezzato lo “spazio multimediale” a cura degli studenti delle classi 1CLi, 2Ai, 2Bi, 2Ci, 2Di, 2AL del Majorana che, con soddisfazione e dovizia di particolari, hanno presentato gli artefatti digitali realizzati utilizzando e personalizzando applicazioni open source di Realtà Virtuale e Aumentata. Tangibile l’entusiasmo di questi giovani nel parlare di patrimonio culturale associato alla innovazione tecnologica. Un connubio ben strutturato tra antico e moderno perché, ricalcando il titolo del progetto “AR & VR for cultural heritage”, saranno essi stessi i veri “eredi” e depositari dei nostri beni culturali. Solo la loro cura e la capacità di preservare questi beni, nonché di “trasmetterli” con rinnovate e accattivanti modalità, potrà mantenere sempre vivo quell’ interesse culturale per sensibilizzare anche le future generazioni.

La lungimirante riflessione di Domenico Blasi, direttore del “Gruppo Umanesimo della Pietra”, l’associazione più antica di Martina Franca fondata nel 1977, ha invitato a cogliere il mondo digitale, che ormai ha pervaso tante sfere della realtà, nella sua dimensione più umanistica “perché, per esempio, anche la digitalizzazione fotografica delle chiese produce una forma di conoscenza e, in quanto tale, è correlata all’Umanesimo che deve intendersi come “ampliamento” di tutte le conoscenze”.

Altro interessante spunto di riflessione lo ha presentato monsignor Peppino Montanaro, rettore della Basilica di San Martino, che ha pronunciato parole fortemente evocative e al contempo immediate nel loro significato, “… come vedete sull’abside troneggia S. Martino che ha condiviso il suo mantello… anche i docenti condividono il mantello della cultura che rappresenta un aspetto della carità… la Santa Messa di questa sera non è saltata, essa è carità e condivisione, e proviene dal cuore dell’uomo, …si è uomini se si impara a condividere quello che si ha. I ragazzi del Majorana hanno condiviso il loro progetto dando un forte impulso affinché questo luogo sia percepito come qualcosa di attuale” per questo Don Peppino ha ringraziato gli studenti invitandoli a diffondere la loro conoscenza.

A suggello dei buoni propositi, si è unito l’intervento finale della preside del Majorana, professoressa Mele: “Il bello dei progetti formativi più innovativi nei contenuti, come quelli che riguardano la Realtà Virtuale e Aumentata, è quello di poter impostare il lavoro non come mera erogazione di contenuti, ma realmente come un laboratorio di ricerca e sperimentazione, dove ognuno può dare il proprio contributo, dove il rapporto col docente diventa orizzontale, dove anche l’errore è creativo e diventa occasione di apprendimento”. In sostanza, la dirigente ha amorevolmente “intimato” a questi ragazzi di non smettere di “osare”, di continuare a nutrire una forte propensione alla sperimentazione, atta a trovare soluzioni nuove e tutte da scoprire, per far fronte agli eventuali sensi di inadeguatezza e alle incertezze/difficoltà del futuro.

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