Remember when you were young, you shone like the sun cantavano nel 1975 i Pink Floyd.
Un pezzo che sembra cucito su misura sulle spalle di Arturo Moccia. Arturo nella giornata di ieri ci ha lasciati soli. Se ne è andato in punta di piedi senza dire nulla a nessuno, come fanno le nuvole nelle giornate estive.
La malattia lo ha consumato lentamente giorno dopo giorno, lui che era tutta vita, lui che non si è mai tirato indietro. Capo scout, amico di tutti, appassionato di musica, di cinema, di teatro, dei silenzi, della vita.
Sempre sorridente, sempre in prima fila a dare una mano. Incredibile esempio di educatore, grazie alla sua dolcezza.
Ci mancheranno i tuoi sorrisi, i tuoi punti di vista che disegnavano scenari inimmaginabili. Grazie per aver camminato al nostro fianco per averci fatto sentire parte del tutto.
Il ricordo anche di Donato Carrisi, che scrive: “Eri un alieno, venuto da un altro pianeta. Altrimenti non si spiega il tuo modo leggero di stare al mondo. Non ti eri mai abituato alla nostra forza di gravità e camminavi più in alto di noi. Ci hai insegnato tanto. E io avrei voluto essere buono come te. Adesso che l’astronave madre è venuta a riprenderti, ci mancherai. Buon ritorno sul tuo pianeta, amico mio. A differenza di tutti noi, tu eri fatto di stelle“.
Shine on you crazy diamond, Arturo.
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