20 Settembre 1870. 150 anni dalla Breccia di Porta Pia

Pubblichiamo una nota ricevuta dal Gruppo Umanesimo della Pietra relativa ai centocinquanta anni dalla breccia di Porta Pia.

È opportuno rompere il silenzio imposto da questa giornata elettorale per ricordare il 20 settembre di centocinquanta anni fa, quando i bersaglieri del generale Luigi Cadorna (1850-1928) irruppero in Roma dalla Breccia di Porta Pia, cannoneggiata dall’esercito del neonato Regno d’Italia.

Si concretizzò, così, il sogno dei liberali italiani, perseguito da più decenni ed esaltato dalla proclamazione dell’effimera Repubblica Romana, abbattuta dalle truppe franceesi a sostegno di papa Pio IX (1846-1878), particolarmente inviso per aver abrogato la già concessa costituzione e per la sanguinosa repressione dei patrioti repubblicani.

Il papa aveva perso il sostegno delle truppe francesi, richiamate in patria dopo la rovinosa battaglia di Sedan del 1° settembre 1870, data in cui l’armata prussiana accerchiò e sconfisse quella francese, facendo addirittura prigioniero l’imperatore Napoleone III (1852-1870).

Un effetto di questo conflitto, che incise profondamente nella politica europea, fu la scomparsa del millenario Stato della Chiesa, annesso al Regno d’Italia con il plebiscito del 2 ottobre 1870 per effetto del quale Roma divenne la capitale d’Italia.

La data del 20 settembre va, perciò, doverosamente ricordata perché segnò una svolta nella politica e nella vita sociale della nostra nazione i cui governanti furono colpiti dalla scomunica lanciata dal papa.

A Martina Franca in quell’anno maturò la profonda crisi nella consorteria liberale, conclusasi il 1° agosto 1870 con l’elezione a sindaco del medico Alessandro Fighera (1838-1903), leader carismatico della fazione dei crumiri (liberali radicali), che assicurò una profonda trasformazione della nostra città sia dal punto di vista sociale, sia per la massiccia campagna di opere pubbliche e di servizi, portata a termine dal 1870 al 1876.

Gli amministratori di Martina Franca vollero ricordare l’annessione di Roma all’Italia, indicando come Piazza XX Settembre la vasta area anticamente detta Fango di Santa Lucia, poi Largo della Fiera e, quindi, Piazza del Progresso, comunemente detta sopə u Stradonə perché sovrastante la strada consolare Fasano-Taranto, tracciata nella prima metà dell’Ottocento

Di questa centralissima piazza extramoenia della città, divenuta la passeggiata dei martinesi, è noto un disegno a penna con collage, più volte pubblicato dagli studiosi locali.

È doveroso, pertanto, ricordare gli effetti determinati, anche a Martina Franca, dalla Breccia di Porta Pia non per calendarizzare semplicisticamente un evento storico ma per avviare una riflessione critica sulle vicende della nostra città, da sempre aperta al confronto e incline a perseguire il dovere della memoria.

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