Metti una sera d’estate in campagna; metti una accanto all’altra le produzioni enogastronomiche del territorio. Scegli gli argomenti giusti e condisci con della buona musica. Il risultato, alla fine, è garantito. Anche di lunedì sera.
Questo è quanto hanno mostrato gli organizzatori di Pane e Salumi, evento anteprima della Notte Verde di Cisternino. A fare gli onori di casa il Salumificio Santoro, che ha messo a disposizione i propri spazi all’Associazione Urbieterre, con cui ha collaborato l’Associazione U Panaridde – i tipici di Locorotondo.
I primi odori sono stati raccolti nelle sale di affumicatura, asciugatura e stagionatura del salumificio, dove ha condotto la visita Piero Caramia, macellaio di Martina Franca che condivide con Giuseppe Santoro l’avventura della produzione degli insaccati. L’olfatto ha lasciato spazio all’udito quando, nello spazio allestito avanti la struttura produttiva, hanno preso la parola, guidati dal presidente della CIA Puglia Giannicola D’Amico, gli stessi Santoro e Caramia oltre al responsabile regionale dei Presidi Slow Food Marcello Longo, il presidente di Urbieterre ed organizzatore de “La Notte Verde” Giuseppe Losavio e Giorgio Bergamini, ingegnere meccanico che nutre una grande passione per il pane, in particolar modo per quello antico.
Il tempo delle parole, poi, ha lasciato spazio al tatto ed al gusto. In cattedra, in questa fase, sono saliti i Presidi Slow Food, trainati dal padrone di casa, il Capocollo di Martina Franca (ma anche salame, mortadella, e via dicendo) a cui sono stati abbinati i prodotti, pane e focaccia, dell’Antico Forno di Porta Piccola di D’Aversa, il Pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto dell’azienda Calemone, il Pomodoro Regina di Torre Canne dell’azienda Pantaleo, i prodotti caseari dell’Alto Salento portati dall’artigiano Lanzillotti, le orecchiette di grano Senatore Cappelli del Pastificio Cardone, gli oli e le confetture della Masseria il Frantoio, i biscotti cegliesi, i Piscquett, dell’azienda Allegrinitaly. Tanto ottimo cibo, ma anche buon vino, proposto dalle aziende della Valle d’Itria: Cardone Vini Classici, I Pastini, l’Azienda Agricola Bufano e Upal.
Il tutto, alla fine, accompagnato da note musicali all’altezza della situazione e dalla brezza tipica della zona, quella che garantisce i risultati qualitativi per cibo e vino. Prodotti che fanno la fortuna di un territorio deciso a far riemergere le proprie doti culturali e tradizionali capaci di conquistare palati e mercati.
Lascia un commento