Sarebbe di trentacinquemila euro la somma che Luca Tilia chiede alla società del Martina di restituire, con una missiva datata otto ottobre. Tempo due giorni, termine ormai scaduto, prima di prendere ulteriori provvedimenti. La somma è composta da un bonifico di venticinquemila euro e da una serie di assegni e bonifici minori, tra cui uno di millesettecento euro per pagare la bolletta del gas dello stadio Tursi e uno di cinquecento per la trasferta a Cosenza. Tilia, come ha riferito al Nuovo Quotidiano di Puglia, vorrebbe tutto indietro: “Lippolis pensa che voglio presidenza o cariche, ma non è vero. Dalla società non sono mai uscito, perché non sono mai entrato ufficialmente. Chiedo che mi vengano restituiti i soldi. Con la vecchia proprietà ci sono rapporti cordiali, ma non c’è nessuna operazione tesa a riacquistare il Martina. Il bonifico di venticinquemila euro l’ho fatto perché me lo chiese Lippolis, lo feci la mattina stessa“. Tilia fu presentato a Lippolis proprio da Folgori, ma il divorzio potrebbe non essere indolore. Lippolis, dal canto suo, già da qualche giorno punta il dito verso alcuni “personaggi folkloristici” che tenderebbero a ledere il buon nome del Martina. “Abbiamo fatto un errore di valutazione clamoroso, di cui sono responsabile. Mi sono fidato perché mi sono state prospettate delle situazioni che poi non si sono verificate. Ho dovuto interrompere subito ogni tipo di rapporto e ho fatto tesoro di quanto accaduto. Tilia mi è stato presentato da Folgori. Ha dato al Martina venticinquemila euro, ma non erano quegli gli accordi, anzi, io non ho mai chiesto nulla. L’unica mia richiesta è stata sulle intenzioni, e lui mi ha risposto che non poteva andare oltre quel contributo. Quello che voleva fare era completamente incompatibili con il nostro progetto. Ho incontrato lui e Folgori a Roma, la scorsa settimana, per capire come stavano le cose, ma quanto detto non mi è piaciuto. Per questo l’ho ringraziato, ma lo invitato a interrompere la collaborazione. Si è reso, inoltre, protagonista di comportamenti ai limiti della legalità. Ha provato a organizzare i tifosi contro la società. Un personaggio che al calcio non fa bene, che per il Martina non è un valore aggiunto, anzi ” conferma Lippolis, assumendosi anche la responsabilità delle scelte sbagliate. Errori compresi dopo una riunione a Roma, durante la quale, pare, gli sarebbero state prospettate operazioni non gradite, che hanno messo in dubbio non solo la permanenza di Tilia, ma anche di tutto il gruppo romano, a cominciare da Folgori: “Mercoledì chiederò un chiarimento a Folgori, che ancora non ha formalizzato l’ingresso in società. Rivoluzionerò la struttura da zero, inserendo solo uomini di cui mi posso fidare“.
Folgori avrebbe quindi le ore contate, si aspetta solo l’ufficializzazione, che invece è arrivata per l’area marketing e stampa, Alfredo Cocco e Sandro Corbascio, la cui collaborazione è terminata ieri sera, come riporta una brevissima nota della società sul proprio sito internet.
Questa situazione lascia alcune domande aperte. La prima, più importante, riguarda se Lippolis e Cervellera, da soli, riusciranno a sostenere tutti gli oneri della società.
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