A Martina Franca c’è il wifi gratuito, nelle zone centrali della città. Se vi capita di trovarvi in Piazza Roma e avete il vostro smartphone con la ricezione wifi attivata, vi accorgerete che esiste una rete libera, Numeria, a che permette la navigazione gratuita per un’ora, oppure per cinque, se ci si registra. E’ una delle prime cose che ha fatto l’amministrazione Ancona quando si è insediata, una delibera che porta la firma di Franco Convertini, primo assessore ai lavori pubblici, in modo da dotare la città di una semplice infrastruttura che permetta a cittadini e turisti di connettersi gratis. Non è sicuramente l’ammissione che internet è un bene comune, ma è un primo passo.
Il progetto è partito ufficialmente a maggio 2013. L’amministrazione ha fatto un avviso pubblico ed è stata Numeria, un’azienda di Taranto, a portarsi a casa il risultato. A costo zero per l’amministrazione, il provider avrebbe guadagnato vendendo spazi pubblicitari sull’app turistica che avrebbe realizzato. E’ stata proprio l’app, infatti, il valore aggiunto rispetto ai concorrenti. App che pochi di noi hanno visto.
I ritardi già segnalati ad agosto 2013.
Dopo quasi due anni, a novembre, il Comune scrive alla società che molti servizi promessi non erano stati realizzati, chiedendo appunto una spiegazione. In particolare, non risultavano realizzati da parte di Numeria, la copertura di Piazza XX Settembre, l’offerta gratuita ai turisti, il “captive portal”, una mappa con le informazioni su Martina Franca, l’app, appunto. Queste presunte inadempienze hanno fatto incavolare Palazzo Ducale, che finalmente ha deciso di prendere provvedimenti, e pare si stia già lavorando per un’alternativa. Nel frattempo però, pochi giorni fa, il Comune plaude ad un progetto fatto dall’IISS Majorana che ha realizzato una mappa georeferenziata di Martina Franca, la stessa cosa che avrebbe fatto l’app.
Dalla lettera inviata da Palazzo Ducale il 27 novembre 2014, il giorno di Santo Stefano l’azienda risponde, respingendo le accuse, anzi, sostenendo addirittura che il progetto sarebbe stato “ostacolato” dall’amministrazione, “creando danno sia all’azienda che ai beneficiari dell’iniziativa“.
Il punto dolente della questione è proprio l’app. L’azienda ricorda al Comune che aspettava la fornitura dei contenuti, e sembra che questi siano stati redatti con notevole ritardo, considerando che il 20/09/2013 è stata pagata la persona che doveva realizzarli (cliccare qui per verificare), un affidamento che ci ha fatto avere qualche perplessità. Ma redatti male: “I contenuti […] sono risultati errati nella parte riguardante le coordinate e quindi inutilizzabili in un’applicazione georeferenziata“.
Quindi sono passati mesi di sollecitazioni, ma non è successo nulla. L’app, comunque, esiste e l’Amministrazione l’ha potuta testare. La palla della copertura wifi è passata quasi immediatamente all’assessorato al Turismo e il rappresentante di Numeria ha praticamente avuto a che fare solo con Pasquale Lasorsa.
Se volete scaricare l’app basta cliccare su questo link: APP NUMERIA
Ogni incontro una nuova richiesta, quindi, anche quella della lettura automatica dei testi. Ma la correzione delle coordinate non è mai stata fatta. Il 23 aprile 2014 si avvisa di nuovo l’amministrazione che mancavano le correzioni, ma che comunque si sarebbe proceduto al contatto con le attività commerciali per la parte riguardante la visibilità sull’app. Il 28 aprile Numeria dichiara di aver inviato all’assessore il link per accedere al portale in modo da poter presentare il progetto alle attività commerciali. Il 2 maggio arriva all’indirizzo di Numeria un file excel con le coordinate rivedute, ma anche la richiesta di Lasorsa di non contattare le attività commerciali perchè sarebbe stato dovere dell’amministrazione. Siamo quasi all’inizio dell’estate scorsa, dopo un anno dall’avvio del progetto del wifi pubblico.
Numeria nel frattempo ha continuato a coprire gratis vaste zone del centro, basta andare in Piazza Roma, XX Settembre o Plebiscito, per verificare. Secondo quanto dichiara il titolare, sono in media 90/100 connessioni giornaliere solo nella piazza di Palazzo Ducale.
Secondo quanto sostiene l’azienda, le attività di contatto dei commercianti locali non sono mai state avviate. L’app non è stata scaricata praticamente da nessuno per mancanza di visibilità, il progetto può essere considerato monco. Anzi, Numeria dichiara che “a circa 19 mesi dall’avvio del servizio, non è stato realizzato alcuno spazio pubblicitario nei luoghi serviti dal servizio HotSpot graturito, nè c’è stato nessun supporto dall’amministrazione nella diffusione dell’iniziativa…“.
Cioè esiste il wifi ma Palazzo Ducale non ha nemmeno messo un adesivo su un palo.
Ora, siamo a febbraio, in tempo perchè la stagione estiva ci veda preparati e ci auguriamo che un servizio come quello del wifi non subisca la lentezza delle decisioni politiche e che non sia una occasione persa dalla città. Alcuni maligni potrebbero pensare che sia stato un modo per mettere i bastoni tra le ruote all’azienda, eppure noi pensiamo che non sia così, speriamo, almeno, ma semplicemente la dimostrazione di come è lenta la burocrazia e come i tempi della politica non sono i tempi dei normali cittadini. Dopo due anni, persi, praticamente.
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