Ha fruttato un bottino che si aggira sui 25 mila euro, la rapina che due giovani colo volto coperto da occhiali da sole e con in testa due berretti con visiera e solo uno con in mano una pistola, hanno portato a segno ieri mattina, tra le 11 e le 11.30, sulla S.S. 379, direzione Bari, una rapina ai danni di un 50enne rappresentante tarantino di bigiotteria (non sono state fornite le generalità per le indagini in atto).
L’uomo che viaggiava da solo alla guida di una Renault Clio, arrivato all’altezza del cavalcavia di Torre Pozzelle (agro di Ostuni), ha sentito l’auto che sbandava e si è fermato alla piazzola di sosta. Qui mentre era intento a sostituire lo pneumatico, è stato affrontato dai due rapinatori che gli hanno intimato di consegnargli i soldi e quanto aveva nell’auto, Pochi istanti per portare via una borsa con all’interno i campioni di preziosi e gioielli (molti braccialetti, collanine e anelli per la maggior parte in argento e il resto in oro) per un valore complessivo di circa 25mila euro..
L’uomo ha mantenuto il sangue freddo e ha consegnato la borsa mentre, una volta rimasto solo ha chiamato il 113 e, scattato l’allarme, dal Commissariato di Ostuni, sono partite le volanti. Sul posto gli agenti hanno trovato il rappresentante visibilmente scosso per quanto accaduto e ha dato sommarie indicazioni. Da Brindisi arrivavano gli uomini della squadra mobile e si effettuavano perquisizioni, controlli e posti di blocco ma ancora nulla è emerso.
Il commissario dott. Francesco Angiuli ha ascoltato la vittima che ha dato sommarie indicazioni. Si pensa che il rappresentante sia stato pedinato per tutta la mattinata e, dopo averlo visto uscire da un negozio di Brindisi, lo avrebbe preceduto gettando dei chiodi sulla strada per farlo fermare prima che lo stesso raggiungesse la sua seconda tappa della giornata:una le gioiellerie di Fasano.
Supposizioni così come sarebbe stato un caso che la foratura sia capitata all’auto del rappresentante perché poteva capitare anche un turista come un altro automobilista perché i malviventi volevano compiere comunque l’atto delittuoso e la foratura è solo una tecnica.
Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi e i due banditi subito dopo il colpo si sono dileguati continuando sulla 379 in direzione Bari.
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