MARTINA FRANCA – Dobbiamo ammetterlo, il titolo è un po’ ambizioso, anche perchè per essere precisi nel dato dovremmo avere accesso a documenti che non sono facilmente raggiungibili da una piccola testata di provincia, ma il pretesto ce lo fornisce Wired, la rivista che si occupa di innovazione e nuove tecnologie, pubblicando una mappa interattiva sui 1200 ospedali italiani.
In questa mappa (che potete trovare a questo link) è possibile comparare il livello qualitativo degli ospedali italiani in base ai decessi. La mappa è ottenuta, si legge sul sito, grazie ai dati resi disponibili dall’Agenas sulle schede di dimissione ospedaliera: ” Ogni anno Agenas raccoglie i valori presenti nelle schede di dimissione ospedaliera (Sdo) che l’ospedale compila per le dimissioni di ogni paziente ricoverato. Da tutte le schede di dimissione ospedaliera vengono calcolati gli indici di rischio con cui il ministero della Sanità tiene sotto controllo le performance dei vari nosocomi. Un lavoro imponente che fino allo scorso anno veniva eseguito in silenzio. Solo nel 2012, infatti, questi dati stati resi accessibili ai medici e ai giornalisti accreditati. Wired li pubblica integralmente per la prima volta in un formato ricercabile“.
Presso il Presidio Ospedaliero della Valle d’Itria (il cui marcatore è su Grottaglie!) i dati disponibili sono sui decessi per scompenso cardiaco e frattura del collo del femore. Per il primo la percentuale di decessi su 139 ricoverati è del 10,41% (oltre due punti sulla media nazionale) mentre il secondo dato è appena più positivo della media nazionale: 5,18% su 101 ricoveri.
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