Riceviamo e pubblichiamo la risposta degli assessori Lasorsa e Convertini alla nota diffusa dal Consigliere Regionale e coordinatore cittadino del PDL che ha etichettato la Giunta comunale come demagogica e approssimativa (qui potete leggere la nota di Chiarelli).
Di seguito il comunicato stampa degli assessori Pasquale Lasorsa e Nunzia Convertini:
“In risposta alle dichiarazioni di Gianfranco Chiarelli, vorrei sottolineare che l’ordinanza prima e il Regolamento poi tanto contestati dal Consigliere regionale e dal Pdl sono stati in realtà molto apprezzati dalla cittadinanza perché hanno permesso di utilizzare Piazza d’Angiò, per anni monopolizzata dagli ambulanti, come parcheggio pubblico e gratuito, e di liberare il meraviglioso affaccio sulla Valle D’Itria”.
Nunzia Convertini, assessore alle Attività produttive, e Pasquale Lasorsa, vicesindaco ed assessore al contenzioso e alla polizia municipale, rispondono così alla nota stampa diffusa dal consigliere regionale del Pdl, Gianfranco Chiarelli.
“Quanto dichiarato dal consigliere regionale Chiarelli merita una replica. Come è chiaro a chiunque l’abbia letta, l’ordinanza provvisoria del TAR riguarda solo una persona e non l’intera categoria degli esercenti ambulanti di frutta e verdura ai quali si applicano le nuove norme varate da questa amministrazione sui mercatini rionali che mirano a un riordino degli spazi pubblici destinati al commercio. L’anello debole, ad avviso dei giudici, non è la volontà di questa Amministrazione di modificare il regolamento fatto dal Commissario e che aveva ‘legittimato’ la vendita in numerosi luoghi che sono subito apparsi inidonei (vedi ad esempio l’affaccio sulla Valle d’Itria o la stessa Piazza D’Angiò), ma le considerazioni espresse dallo stesso commissario prefettizio a corollario della licenza provvisoria rilasciata a dicembre 2011 alla ricorrente, considerazioni che, seguite dal rilascio della licenza provvisoria e dal regolamento di marzo scorso, avrebbero determinato un legittimo affidamento nella ricorrente in ordine alla ‘definitività’ della concessione del posto in Piazza D’Angiò.
La motivazione dei giudici non ci persuade (e il provvedimento sarà appellato per questo) –continuano gli Assessori – perché non ci pare possa essere impedito ad un Comune di decidere i luoghi dove certe attività debbano essere esercitate. Per questo, così come abbiamo fatto in molti altri campi dell’amministrazione, anche in materia di commercio ambulante questa Amministrazione rivendica il diritto di modificare norme che hanno portato il caos in città e che non sono state scritte da noi.
Sarebbe fin troppo facile ribattere al consigliere Chiarelli chiedendogli cosa abbiano prodotto le Amministrazioni da lui sostenute e negli ultimi anni in questa e in tante altre materie (come per lo staff dove si è assistito spesso ad assunzioni inutili e clientelari) ma è molto più utile esprimere la consapevolezza che il nostro intervento potrà non essere sufficiente a sanare ogni problema perché siamo ben consci che la cattiva politica degli ultimi dieci anni ha spesso prodotto danni irreparabili consolidando privilegi trasformandoli in diritti. Ciò nonostante, eserciteremo al massimo il nostro ruolo per recuperare il rispetto delle regole che è alla base della nostra esperienza amministrativa e per disegnare una città più efficiente e moderna. Questo percorso potrà non piacere a tutti e potrà subire qualche rallentamento ma non potrà più arrestarsi”.
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