Turismo: se a Palazzo Ducale non c'è nessuno

Se dovessimo provare a metterci nei panni dei turisti che arrivano a Martina Franca la prima cosa che noteremmo, sarebbero i cittadini che ci guardano. Tipico dei martinesi, osservare lo sconosciuto e chiedersi “Chissà a chi appartiene“. Poi c’è il barocco, ovviamente, e il cielo blu che si staglia sulle case bianche. Poi, mappa alla mano, le tappe obbligate sarebbero la basilica di San Martino e il Palazzo Ducale. Sulla prima non ci esprimiamo più di tanto, nonostante ci siano arrivate segnalazioni che il parroco non è troppo accogliente con i visitatori non blasonati, mentre sul secondo possiamo dire, eccome, perchè ieri abbiamo proprio visto con questi occhi cosa accade.

Durante la conferenza dei servizi, nella Sala Consiliare, mentre si discuteva di che fine deve fare un’area a servizi di Martina Franca, comitive di turisti con macchine fotografiche e sandali ai piedi salivano le scale per vedere le molto famose sale delle duchessa D’Avalos Caracciolo. Un corridoio lungo bianco si apriva davanti a loro con a sinistra le finestre sull’atrio e a destra le porte delle stanze.

Chiuse.

A parte un ex armadio a muro in cui sono riprodotte le foto del mosaico della Santa Famiglia (?).

Nessun portiere, nessuna guida, nessun cartello, a parte una fotocopia appesa in cui si indica, per le visite turistiche, di rivolgersi al messo comunale. Ma non è specificato dove sia il messo comunale.

Chi è di Martina Franca, indigeno, autoctono, ha difficoltà a muoversi dentro Palazzo Ducale, perchè non ci c’è una segnaletica, tipo “Da qui si va dal sindaco“, “Da qui c’è l’Ufficio Tecnico“, “Da qui l’Anagrafe“. Non essendoci nemmeno una portineria, come c’è a Taranto per esempio, il turista che entra procede a senso, imbocca la scala che sembra più bella e, sorpassati i vigili urbani, si trova davanti la monumentale Sala Consiliare che, quando è chiusa, non c’è nemmeno un cartello ad indicare cosa sia. Chiuse poi, se è pomeriggio, come nella foto, sia le porte di destra che di sinistra. Ma se quella di sinistra la mattina è aperta per le attività politiche, quella di destra è chiusa perchè stanno restaurando. E sono anni, nemmeno se avessero trovato l’Arca di Noè ci avrebbero messo tanto.

Naturalmente queste sono riflessioni, o spunti per la nuova amministrazione, a cui diciamo che non è necessario puntare in alto per migliorare sensibilmente le cose, ma basta iniziare dal piccolo, dal dettaglio, perchè sono i dettagli che fanno la differenza. Basterebbero un po’ di segni, di segnali, di simboli, senza interpellare necessariamente la semiotica, basterebbe dire che le sale affrescate sono chiuse, oppure sono aperte e per visitarle andare qui, basterebbe chiedere a chi lavora all’Urp, che un giorno ci dovrà pure spiegare cosa fa nel concreto, di spostarsi con la scrivania in maniera da essere visto da chi entra nel Palazzo Ducale. Basterebbero dei totem, dei cartelli, dei post-it sparsi, delle briciole di pane lungo il percorso…

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Commenti

3 risposte a “Turismo: se a Palazzo Ducale non c'è nessuno”

  1. Avatar Silvio
    Silvio

    Adoro questo tipo di articoli… la questione non si ferma al solo Palazzo Ducale ma a tutto ciò che di turistico c’è a Martina Franca! Nel centro storico manca ogni tipo di cartello tipo quelli marroni turistici che indicano la strada per la chiesa di San Domenico o per palazzo Motolese o etc.. o i cartelli ai piedi dei luoghi da visitare con la descrizione di ciò che si sta rimirando! Il centro storico di Martina Franca è un gioiello e vederlo buio, sporco e non valorizzato è un colpo al cuore oltre ad essere un suicidio culturale ed economico. Spero tanto che questi articoli arrivino all’Amministrazione Comunale in modo da prendere le misure necessarie.

  2. Avatar Massimiliano Martucci
    Massimiliano Martucci

    Siamo sicuri che l’amministrazione legge i nostri articoli. Magari ne approfittiamo per chiedere una risposta al nostro appello!

  3. Avatar francesco pastore

    Caro Massimiliano, spero che il tuo grido di dolore possa arrivare a chi di dovere. due anni fa, durante l’anno della mia presidenza al Lions Club Martina Franca Host, avevamo pensato con gli altri presidenti dei club della zona (Fasano Host, Ostuni Host e Ostuni New Century oltre al club Martina Valle d’Itria guidato dall’amico Antonio Lanzillotta) di lasciare qualcosa di concreto alle nostre città riguardo il turismo, che secondo tutti noi rappresenta la vera ricchezza del nostro territorio…o meglio potrebbe esserlo. Avevamo pensato proprio a qualcosa del genere, ma ci fu detto di non sovrapporci a qualcosa che l’Amministrazione comunale stava già predisponendo per evitare doppioni e così ci inventammo qualche altra cosa ovvero dei percorsi turistici alternativi nei nostri territori: ci affidammo ad esperti del luogo e a Martina ebbi la fortuna di essere supportato da Nico Blasi. Ora se è vero che quel progetto l’Amministrazione comunale lo stava predisponendo (descrizione dei luoghi più importanti, mappe, cartelli etc…) che venga fuori….Per quanto riguarda il nostro lavoro, chiaramente è a disposizione dell’amministrazione comunale….basta chiedere…gratis naturalmente…con affetto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.