Paolo D'Arcangelo: ecco perchè non ci siamo candidati

Riceviamo e pubblichiamo:

I principi della legalità e della trasparenza condivisi dai capigruppo di opposizione che hanno sciolto l’ultimo consiglio comunale sono diventati patrimonio della città: ed e’ da qui che bisogna ripartire per segnare una netta discontinuità con il recente passato e per aprire una reale fase di rinnovamento.

Non a parole ma con i fatti concreti, “passando la mano”!

Il sottoscritto, quindi, non si candida.

Così come hanno scelto di fare anche gli altri capigruppo di opposizione Anania Chiarelli, Pasquale Lasorsa e Giandomenico Bruni.

E allora, per dare l’esempio e dimostrare che non siamo tutti uguali e neppure tutti attaccati alle poltrone, riportiamo i cittadini e i giovani in particolare, al centro della politica. Solo così sarà possibile formare una nuova classe dirigente che, sul percorso segnato dalla opposizione all’ultima amministrazione, sia attenta allo spreco delle risorse pubbliche e quindi dei soldi dei cittadini Martinesi e continui a contrastare i privilegi della casta.

Resta la nostra idea di mettere insieme la Martina Migliore, il nostro impegno politico continua.

Per Martina Migliore

Avv. Paolo D’Arcangelo

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Commenti

Una risposta a “Paolo D'Arcangelo: ecco perchè non ci siamo candidati”

  1. Avatar Aldo Leggieri
    Aldo Leggieri

    Accolgo con favore l’auspicio che hanno esternato sugli organi di stampa alcuni ex capigruppo moderati al consiglio comunale perché in città ci sia una reazione forte da parte dei cittadini per il rinnovamento della politica. Prendendo atto che vi sono delle personalità che indubbiamente hanno fatto delle battaglie di chiara ispirazione democratica nelle passate amministrazioni e che adesso compiono un passo indietro (non ripresentandosi) ma facendone due in avanti, noi diciamo che c’è bisogno che la politica recuperi la sua missione civile che è quella della ricerca del bene comune. Negli anni passati la politica locale di corto respiro si è rivelata debole con i forti e forte con i deboli. E’ arrivato il momento di sottrarre i cittadini alla solitudine, al vuoto e alla perdita di fiducia verso le istituzioni e ritrovare il gusto della partecipazione perchè possa arrivare nella nostra amata e splendida città aria fresca e rigenerante in nome delle sue nobili tradizioni. E per fare questo c’è bisogno di una classe dirigente inedita, onesta, attrezzata, lungimirante, aperta e autenticamente riformista che sia nella condizioni di dialogare e centrare degli obiettivi seri, concreti e utili per la città attraverso gli strumenti del dialogo e del confronto nelle rispettive aree politiche-culturali per dare quelle risposte che i cittadini stanno aspettando ormai da troppo tempo. Mettiamoci in cammino e andiamo avanti a testa alta.

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